Inconsapevolmente cornuti. 08 Il lungo cammino.
La vita riprende sempre più frenetica. Passano due mesi e tutti sono coinvolti nel progetto matrimoniale. Alberto asseconda ogni desiderio di Lucia, anche se lei non ha chiesto nulla, lui provvede a farle sceglie, una nuova cucina, una camera matrimoniale stupenda e altre parti della casa sono rinnovate completamente. Conduce Marco dal suo sarto di fiducia per farsi confezionare l’abito da sposo, e il suo che assieme a Luca avrà il ruolo di testimone. Durante questo periodo Silva e Dario si incontrano tre volte. La terza volta sono presenti sia Franco che Tommaso, Stefano, Antonio, e Diego, cioè i cinque amici di Dario. L’occasione è il compleanno di Tommaso. Dario le ha chiesto se voleva passare una serata speciale con i suoi amici più fidati, che sicuramente le regaleranno una esperienza indimenticabile. Ha specificato nel dettaglio, come si sarebbe svolta la serata, cosa lui si aspettava da lei, e cosa lei doveva fare, sia per lui, che per i suoi amici. La cena sarà molto intima si svolgerà a casa di Tommaso, dove Silvia si troverò ad essere l’unica donna presente. Per l’occasione, dovrà indossare un tubino nero elasticizzato che arriva appena a meta della coscia, autoreggenti nere a pizzo alto, scarpe col tacco dodici che le inarcano il culo. Dario le ha espressamente chiesto di non indossare nessun tipo di intimo. Sentirsi nuda sotto la eccita ancora di più. La sua è stata una specifica richiesta ben dettagliata.
«Pe questa serata, ti voglio diversa, più troia, e vacca possibile. La Silvia che conosco, deve lasciare il posto ad una nuova persona che non abbia nessun altro pensiero che quello di godere, farsi sfondare, farcire in ogni buco. La puttana per sei maschi che ne avranno il completo domino del suo corpo. Credi di essere capace a realizzare questo mio desiderio?»
Ha riflettuto molto su questa proposta. È attratta dal desiderio di concedersi a loro, ma nello stesso tempo sente dentro il rimorso per non aver ancora creato la situazione giusta per assecondare il desiderio di Luca di vederla godere con un altro maschio. Naturalmente in questa circostanza non è possibile che lui sia presente. Troppe cosa da spiegare che rischierebbero di incrinare il loro rapporto, ma la prospettiva di essere una troia nelle mani di sei maschi maturi ed esperti la fa bagnare in maniera incontenibile. La sera prima della cena si fa scopare da Luca. È così eccitata che gode oltre al fatto che lui la scopa con impeto e passione, anche dal pensiero di quello che sarà la sera successiva. Per tutto il giorno successivo si sente eccitata e vogliosa, ma anche un poco intimidita; sei sono davvero tanti, anche se in pratica due li ha già avuti, si rende conto che con loro sarà una cosa davvero diversa. Quando entra in casa di Tommaso, viene accolta come una regina. Tutti le fanno i complimenti, lei si sente emozionata, e nello stesso tempo essere al centro delle loro attenzioni le fa illanguidire lo stomaco, le procura una certa inquietudine erotica, che la lascia per un po’ di tempo leggermente nervosa. Tommaso è un simpatico padrone di casa, e la cena si svolge in maniera allegra e divertente. Silvia si sarebbe aspettata, di essere immediatamente oggetto del desiderio dei maschi, invece la trattano con rispetto, nessuno, cerca in qualche modo di approfittare di lei. Anche i brindisi sono alquanto contenuti, e lei, è perfettamente sobria, quando è finita la cena, Tommaso la invita ad entrare in una stanza, un piccolo salotto privato, dove seduta su un immenso divano di pelle color tabacco, lui le chiede quali siano le sue sensazioni in quel momento. Silvia è davvero confusa, per un attimo guarda Dario negli occhi, che le sorride e invita a rispondere. Silvia, li guarda tutti in faccia, è molto eccitata, nello stesso tempo un po’ intimidita, poi fatto respiro profondo decide che ora che la Silvia che conosce fino adesso, lasci il posto ad un’altra persona. Ad una donna che adesso vuole godere, sentirsi riempire ogni buco, inondare il corpo di tutto il piacere che questi sei uomini promettono di farle provare. Si alza in piedi, poi con un semplice gesto lascia scivolare il vestito in terra rimanendo completamente nuda davanti a loro.
«Questa è la mia sensazione. Mi sento calda e vogliosa, mi aspetto che adesso voi mi facciate provare il più grande piacere che una femmina può desiderare.»
Tutti restano, affascinati dalla bellezza, di quel corpo nudo, fasciato solo con delle autoreggenti e qui tacchi così alti le fanno inarcare il culo rendendolo un vero spettacolo della natura. È Dario a rompere il silenzio.
«Miei cari amici, questa è la femmina di cui vi ho parlato. Una donna stupenda, molto intelligente, la cui bellezza è sotto i vostri occhi, che ora vuole godere fra le nostre braccia. Voglio che ognuno di voi confermi a lei, quello che fra di noi è stato pattuito: cioè, che questa sera, in questo posto, noi possiamo disporre del suo corpo a nostro piacimento, godere in tutti i modi possibili e immaginabili del piacere che una simile femmina ci darà. Poi usciti da quella porta, ognuno di noi dovrà mantenere il patto che avete fatto con me, e che ora dovete fare anche con lei: dovrete in ogni caso rispettarla, ignorando tutto quello che è successo questa sera qui dentro. Non una parola, non un gesto, niente che possa in qualche modo crearle alcun problema.»
Tutti e sei la guardano dritta negli occhi e le assicurano, che questa sera la tratteranno come la più troia delle troie, che useranno suo corpo per godere e farla godere il più a lungo possibile, ma una volta uscita tornerà ad essere una donna assolutamente rispettabile. Franco, dopo aver dato una rapida occhiata ai suoi amici, propone che sia Tommaso, essendo il festeggiato, a iniziare il gioco con lei, nel modo in cui le sia più gradito. Tommaso, prende Silvia per mano, si gira verso i suoi amici, e li invita a continuare sorseggiare il liquore contenuto nei bicchieri che lui appena riempito, e poi di raggiungerlo nella sua camera da letto, dove lui intanto vuole iniziare ad assaporare quella femmina stupenda. Giunti in camera da letto, lui prende una benda, e la mette intorno agli occhi di Silvia, che rimane per un attimo un po’ intimidita da questa cosa inaspettata.
«Ti ho bendata, perché voglio che questa sera tu ti senta assolutamente impotente, disponibile e totalmente assoggettata al nostro volere. Ti faremo godere, e inonderemo ogni tuo buco del nostro piacere, ma tu, non dovrai mai sapere chi di noi in quel momento ti sta riempendo il ventre con il suo sesso.»
La fa distendere sul letto, per qualche secondo rimane immobile in silenzio, senza fare nessun movimento, neanche nessun rumore. Silvia è distesa supina, a cosce aperte immobile, sente dentro di sé una strana eccitazione che le provoca, quel gioco sconvolgente a cui lui ora la sta sottoponendo. Non vedere chi sarà a farla godere delle sei persone che sicuramente ora entreranno nella stanza. Questo la sconvolge ancora di più e la eccita nello stesso tempo. Improvvisamente sente che qualcuno sta salendo sul letto, e l’infila la sua testa fra le sue cosce e inizia a leccarle la sua intimità portandola subito un altissimo livello di piacere, ma che improvvisamente si interrompe, nel preciso istante in cui la persona che la stava leccando, si rende conto che lei era prossimo al piacere. Per un lungo interminabile momento, lei non avverte nessun altro rumore, nulla, solo un silenzio assordante, poi ancora movimenti sul letto, è una bocca ora le succhia il seno, mentre una mano la masturba, sente ad avvicinarsi qualcosa di duro alle sue labbra. Apre la bocca inizia succhiare un membro di buone proporzioni, mentre ora altre mani iniziano ad accarezzare il suo corpo, facendola gemere di piacere, ma che improvvisamente si bloccano all’unisono quando lei, tende il suo corpo ed è pronta esplodere in un orgasmo devastante. Quell’arrivare vicino al piacere, senza godere, sta sconvolgendo la mente di quella donna. Era pronta a ricevere sei maschi vogliosi, carichi, mentre invece si rende conto che il gioco che stanno facendo su di lei è qualcosa di tremendamente erotico e nello stesso tempo pazzesco. Ripetono il gioco per altre volte, sempre portandola fino al limite del piacere, senza mai farle raggiungere l’orgasmo. È così tesa e carica, che alla fine, li implora.
«No! Così mi uccidete! Vi prego, voglio godere! Prendetemi! Scopatemi! Ma fatemi godere!»
Nonostante la sua supplica, i maschi continuano quel gioco estenuante, fin quando lei di nuovo con la voce rotta dall’emozione, con il desiderio alle stelle di supplica ancora.
«Basta vi prego! Sto impazzendo! Vi voglio dentro, voglio sentire i vostri cazzi durissimi che mi prendono, che mi fanno impazzire di piacere.»
Appena finisce di parlare, tutti quanti restano immobili, poi è la voce di Tommaso, che parlano di tutti.
«Sei veramente sicura, che quello che vuoi? Ci chiedi di possedere il tuo corpo, di entrare in ogni tuo buco senza nessuna limitazione?»
Silvia rinnova ancora la sua supplica, li prega di penetrarla in ogni buco. Improvvisamente si sente sollevare, e adagiare sopra il corpo di qualcuno che disteso sotto di lei. Una mano indirizza un membro duro direttamente sul suo fiorellino anale, e poi lo senti scivolare dentro di sé che la apre, e la penetra nel culo fino in fondo. Finalmente si sente penetrare da qualcosa di duro, e subito dopo un altro si appoggia fra le labbra della sua fica entra dentro con decisione. Quello che la prende davanti è decisamente molto più voluminoso rispetto a quello che lei entrato in culo. Anche la sua bocca viene riempita con un altro membro ed ora lei stretta fra maschi inizia godere nel preciso istante in cui loro iniziano a scoparla ininterrottamente. Sentirsi piena in ogni buco, e sconvolge la mente, mentre suo corpo trema scosso da ondate di piacere ininterrotto. Nessuno dei maschi le viene dentro, ma al contrario si alternano nei suoi buchi, ogni qualvolta lei raggiunge un orgasmo uno di loro, si sfila e lascia il posto un altro in una girandola di cazzi che la penetro in continuazione, che la fanno godere ininterrottamente per un tempo talmente lungo, in maniera così forte intensa, che alla fine quasi sviene da quanto piacere prova nel sentirsi usata da quei maschi che la scopano lentamente, ma in maniera metodica e continua. Non ha mai provato nulla del genere in vita sua, nemmeno fra le braccia di Dario e di Franco, ha goduto così tanto. Ad un tratto, qualcuno le toglie la benda dagli occhi, lei si ritrova sdraiata in mezzo ai maschi, che la guardano ancora con occhi carichi di desiderio. Dario le chiede, se ha goduto abbastanza. Lei annuisce, sfinita dal tanto godere, è convinta che ora il gioco sia quasi giunto alla conclusione, ma lui dopo aver dato un’occhiata i suoi amici, è di tutt’altro avviso.
«Mi vorresti far credere, che una puttanella come te, una zoccoletta che abbiamo scopato per circa tre ore, è già sazia di cazzo, quando nessuno di noi ancora le ha regalato una sborrata? Oltre quella porta c’è un bagno, vai dentro e datti una rinfrescata, poi torna da noi perché inizia il secondo round, durante il quale ognuno di noi vorrà raggiungere il suo piacere svuotandosi dentro di te.»
Silvia rimane un attimo perplessa, poi camminando in maniera un po’ incerta entra in bagno, dopo essersi data una rinfrescata, si guarda allo specchio. L’immagine riflessa è il viso sfatto dal piacere, stranamente questa cosa, la eccita ancora di più, rientra in camera, guarda i sei maschi seduti sul letto, decide che adesso vuole sentire il loro piacere.
«Io sono pronta, adesso mi aspetto che voi maiali mi facciate ancora godere e poi mi riempite ogni buco del vostro piacere.»
Tommaso guarda verso Dario, poi la invita a salire di nuovo sul letto in mezzo a loro.
«Vieni bella puttana, che fino adesso ci siamo riscaldati, e abbiamo iniziato ad aprire i tuoi due buchi, ora incominciamo a farti sentire cosa significa essere la nostra troia.»
Subito viene ripresa fra le mani da tutti quanti, che tornano ad accarezzarla eccitarla, poi improvvisamente, viene fatta salire sul cazzo di Antonio che dei sei sembra quello averlo più lungo, anche se non troppo grosso che la penetra davanti facendola impalare su di lui. Quando sente le braccia di Tommaso che la spingono a distendersi sul corpo di quello che la sta scopando davanti, si immagina che adesso lui le entrerà nel culo, invece rimane stupita quando sento appoggiare il suo grosso randello, alle stesse labbra della sua fica, e con un movimento lento entrare dentro di lei. Si sente aprire, slabbrare dilatare le pareti della sua vagina. Urla e li implora di non farlo, ma lui scivola dentro di lei insieme all’altro cazzo e la sfonda e la dilata in maniera sconvolgente. Restano entrambi immobili, ben piantati dentro di lei, che lentamente sento il suo corpo accettare questa intrusione, le pareti della sua vagina dilatarsi per accettare quei due cazzi. Incominciano a muoversi all’unisono, facendola immediatamente impazzire di piacere, come se tutto quello provato in quel momento non fosse nemmeno esistito. Gode a lungo. I due maschi la scopano con un sincronismo perfetto, e ben presto dopo la paura iniziale, la sua mente viene sconvolta da orgasmi mai provati. Sente il suo corpo percorso da scariche di piacere che dalla sua fica, salgono lungo la spina e le arrivano direttamente nel cervello, sconvolgendo la sua mente facendola urlare con tutto il fiato che ha in gola il piacere che sta provando in quel momento. Poi senza neanche rendersene conto, si trova ad incitarli.
«Più forte! Scopatemi più forte! Dai Tommaso, spaccami la fica, fammelo sentire fino in gola! E poi voglio sentire il vostro piacere riempirmi tutta, fin dentro lo stomaco. Avete ragione, sono una zoccola, una puttana, una baldracca succhiacazzi, rotta in culo e spanata! Più forte! Voglio sentirvi più forte!»
Dopo l’ennesimo orgasmo i due maschi restano immobili, e un’ondata di calore riempie la sua vagina dilatata mentre i due maschi le riversano una quantità enorme di sborra dentro suo corpo. Gode nel sentirsi riempire, inondare da quelle scariche di piacere. Dopo averle riversato dentro tutto il loro piacere, i due maschi escono da lei, che viene lasciata distesa di lato mentre altri due prendono posto per farla godere di nuovo. Questa volta è Dario che si sdraia sotto di lei, il suo cazzo è abbastanza grosso, e dopo averlo momentaneamente inzuppato e gli umori che sgorgano dalla sua fica spanata, lo appoggia al culo, e scivola dentro di lei senza incontrare nessuna resistenza. Lei sdraiata supina su di lui, che le è ben piantato nel culo si ritrova, con le gambe rivolte verso l’alto, che vengono sorrette da Tommaso, e Franco. Questa volta è Diego che si inginocchia fra le sue gambe, e con decisione, appoggia la sua cappella al suo buco anale, per cercare di entrare in doppia nel suo culo. Stupita, spalanca la bocca cercando in qualche modo di evitare anche questa doppia penetrazione, ma lui ignora ogni sua supplica, e con un movimento lento ma deciso le apre il culo infilandoci dentro il suo cazzo insieme a quello del suo amico. Per un istante, che a Silvia sembra eterno, lui rimane immobile mentre lei, ha come la sensazione che adesso il suo culo si stia spaccando, poi inspiegabilmente, quella sensazione viene sostituita da uno strano piacere che prova quando entrambi i due maschi con un sincronismo perfetto iniziano a pomparle il culo facendola godere. In quel momento, dentro di sé si sente veramente una vacca, una troia sfondata e spaccata in ogni buco, che gode impazzisce nel sentire due maschi che le slabbrano ogni buco trattandola da puttana. Quando gode per la prima volta per mezzo di quelle doppia anale, tutti quanti i presenti gioiscono contenti, mentre le rivolgono dei complimenti.
«Che troia meravigliosa! Sei una puttana Stupenda! Una zoccola rotta in culo! Sei la troia che abbiamo sempre cercato, e mai trovato. Una puttana come te, capace di prenderne due contemporaneamente sia nella fica che nel culo, la stavamo cercando da una vita, e finalmente abbiamo trovato la nostra vacca! Guardate ragazzi come gode questa maiala nel farsi sfondare il culo da due cazzi contemporaneamente.»
Silvia gode nel sentire quelle parole, dentro di sé, nella sua mente, c’è solo il piacere, non sente nessun’altra cosa, non ha nessun altro pensiero, ne desiderio che godere, incita i due maschi a inondarle il culo come i primi due le hanno ben farcito la fica, da cui continua sgorgare il seme. È in preda ad una frenesia erotica che le provoca delle convulsioni che le fanno tremare e scuotere tutto il suo corpo, fin quando al culmine del piacere, sente che i due maschi sono arrivati all’apice, e restando entrambi immobili piantati dentro di lei, poi le riversano una quantità industriale di sborra nel suo culo spanato che non riesce nemmeno a contenerla che cola fuori da quel buco così oscenamente aperto. I due maschi si sfilano, e tutti possono ammirare la voragine che è diventato il suo buco del culo. Lei quando loro si sfilano, avverte quella strana sensazione già provata in passato, di sentirsi vuota, come se ciò che era dentro di lei che fosse di colpo strappato lasciando un vuoto. Rimane sdraiata sul letto sfinita, gli orgasmi provati, hanno davvero sfiancata, ma sollevando lo sguardo si rende conto, che solo quattro dei sei maschi, hanno goduto mentre ancora ce ne sono due che si inginocchiano ai suoi lati, e a turno le infilano il cazzo in bocca e la scopano alternandosi fra loro, fin quando entrambi e riversano in bocca due copiose sborrate che quasi la soffocano, da quanta contemporaneamente viene fanno ingoiare. Quando anche l’ultima goccia è finita nella sua bocca, tutti e sei fanno un applauso, si avvicinano, e si complimentano con lei.
«Sei stata magnifica! UNICA! La troia perfetta che abbiamo sempre desiderato avere fra le nostre mani. Ognuno di noi rispetterà il patto che appena uscita dalla porta tutto questo non sarà mai avvenuto, ma saremo ben felici di ospitarti in questo letto, ogni qualvolta tu voglia godere con noi.»
Lei è commossa, quasi le viene da piangere nel sentire quelle parole, poi aiutata da Dario, malferma sulle gambe raggiungere il bagno, e si infila sotto la doccia. L’acqua risveglia i suoi sensi, tonifica il suo corpo e la riporta in un certo qual modo alla realtà. Poi recuperati suoi vestiti Dario la riaccompagna a casa. Durante il tragitto, lui si complimenta con lei per la splendida serata che ha passato. Silvia lo guarda sfinita, distrutta ma dentro di sé molto felice per aver goduto in maniera così sconvolgente e soprattutto per aver fatto fare una bella figura anche a lui. Il giorno seguente arriva in ufficio a mattinata inoltrata, il suo corpo è un insieme di dolori, che le ricordano la folle notte passata insieme a Dario. Fortunatamente Lucia è impegnata fuori dall’ufficio, e non vede in che stato ridotta la sua amica. Dario la convoca in ufficio, e dopo essersi assicurato del suo stato di salute, la stringe forte fra le sue braccia, la bacia con passione, e la sua voce lascia stupita anche Silvia.
«Sei stata meravigliosa! Una donna veramente fantastica. Ti assicuro che ieri sera mentre godevi stretta fra le nostre braccia, mi sono sentito la persona più felice del mondo. Anche i miei amici, sono rimasti veramente impressionati dalle emozioni che hanno vissuto con te, mi hanno detto di informarti nessuno di loro violerà il patto fatto con te. Inoltre ognuno di loro aggiunto che nel campo di sua competenza tu potrai chiedere qualunque favore ti sia necessario. Ieri sera, mentre godevi sopra quel letto, ti sei fatta una cerchia di amici, che forse non capirai mai quanto sono importanti, ma ti assicuro che ognuno di loro, per la stima, il rispetto che nutrono nei tuoi confronti è disposto a fare qualunque sacrificio tu gli chiederai.»
Da quella sera passano altri giorni, e lentamente si avvicinano le feste natalizie. La domenica prima di Natale, tutti dipendenti della banca vengono convocati nella sede centrale per uno scambio di auguri, che la direzione ama fare insieme a tutti i suoi dipendenti. A questa cerimonia però, non partecipano Luca e Silvia, perché impegnati come padrino e madrina al battesimo della figlia di una cugina di Silvia. Solo Marco e Lucia partecipano alla cerimonia. Il giorno successivo, Lucia racconta a Silvia, che Andrea il presidente della banca, è rimasto un po’ deluso quando non ha visto che insieme a loro Luca e lei non erano presenti alla riunione. Due giorni prima di Natale, nel tardo pomeriggio, Silvia esce da un negozio lungo il corso principale della città dove andata quel acquistare due piccoli regali che le mancavano per completare il suo elenco natalizio. Passando davanti alla sede centrale della banca, improvvisamente sente qualcuno che chiama il suo nome. Si gira e si trova davanti Andrea, che la guarda, per un lungo istante, resta a scrutare il suo corpo. Dopo un breve saluto, poiché sta cadendo qualche fiocco di neve, lui la invita ad entrare nel caffè che c’è dall’altro lato della strada perché intende offrirle un aperitivo e scambiare con lei gli auguri delle imminenti festività. Seduti ad un tavolino, mentre sorseggiano un aperitivo, Andrea, la guarda con occhi carichi di ammirazione le parla con un tono molto cordiale.
«Ammetto di essere rimasto deluso, quando non ti ho visto con Luca alla cerimonia dello scambio degli auguri. Lucia, mi ha informato che la vostra presenza era stata richiesta per un incarico decisamente molto più importante, per questo, in qualche modo ho accettato la vostra assenza.»
Silvia sorride, gli spiega che tenere fra le braccia quella giovane creatura così piccola, indifesa, è stata una esperienza davvero meravigliosa.
«Deve essere un’esperienza bellissima diventare madre, sentire la vita che ti cresce nel ventre, e poi per tutta la vita prendersi cura di quella creatura che tu hai messo al mondo.»
Andrea osserva la gioia che gli occhi della ragazza esprimono mentre parla di quella esperienza, poi si dice compiaciuto del fatto che Marco e Lucia lo hanno messo al corrente del loro progetto matrimoniale.
«Ho visto la gioia negli occhi di Marco, nel sentire finalmente arrivare il giorno in cui potrà indossare la fede al dito, sentirsi un marito. Mi domando, quando anche tu renderai felice Luca accettando, di diventare sua moglie.»
Silvia sorride, spiega ad Andrea, che la giovane coppia dei suoi amici, può contare su risorse economiche molto cospicue, anche se con loro non hanno mai fatto pesare questa disparità, lei e il suo Luca possono solo contare soltanto sui rispettivi stipendi, quindi prima di parlare di matrimonio, è prioritario sicuramente trovare una casa dove poi andare a vivere. Andrea la guarda scuote il capo, poi le si avvicina e parla sottovoce, quasi a non voler far sentire nessuno oltre a lei, quello che le sta dicendo.
«Non sono affatto d’accordo, quello che tu ritieni non essere prioritario in realtà è una cosa che il tuo fidanzato, attende con ansia da tempo. Credo che per lui sia una gioia immensa essere finalmente tuo marito. Ho visto con che occhi ti ammirava, quando alla cerimonia di inaugurazione, tu eri circondata da altri uomini, che desideravano, ammirare, una splendida donna come te, con occhi carichi di desiderio. Quella stessa gioia, l’ho vista negli occhi di Marco, quando assieme a Lucia, mi ha detto che finalmente lei sarebbe diventata sua moglie.»
Silvia lo guarda, quasi incredula, poi chiede, per quale motivo lui abbia questa profonda convinzione.
«A volte nella vita, capita di notare, cose che nella maggior parte dei casi sfuggono ai molti. Ero seduto, quando, ho notato un dettaglio che solo dal mio punto di vista potevo vedere. Ti posso assicurare, che mentre leggeva negli occhi dei maschi che ti guardavano il desiderio di possedere una splendida donna come te, una parte bassa del corpo di Luca, ha preso a gonfiarsi in maniera inequivocabile, indice che lui, non aspetta altro che di diventare tuo marito, diciamo, in maniera un po’ speciale.»
«Un cornuto?»
L’espressione, non sorprende Andrea, che continua in maniera più chiara la sua analisi di tutta la faccenda.
«Vedo che ha intuito benissimo, quale sia il suo più grande desiderio. Ho letto negli stessi occhi di Luca lo stesso desiderio, che ho visto negli occhi di Marco, e soprattutto, in quelli di Luigi.»
Silvia lo guarda, veramente stupita, e chiede perché nella vicenda ora vi è entrato anche Luigi.
«Quando circa una decina di anni fa, per tutti ero ad un convegno economico, mentre in realtà ero da un’altra parte, nudo e in compagnia di una donna anche lei nuda intenta a darmi molto piacere, ma sposata con un uomo molto geloso, che aveva assunto un investigatore privato, per dimostrare che sua moglie era una adultera. Io invece, ero sposato con una donna estremamente rigida, con principi morali molto severi, che non amava nessun tipo di trasgressione. Per lei il sesso era semplicemente una questione chimica necessaria al concepimento della prole. Io invece, ho sempre amato il sesso, in tutte le sue possibili varianti e sfaccettature. Naturalmente, il risultato di quella indagine, fece emergere la verità, con la conseguente richiesta da parte di mia moglie del divorzio, cercando in tutti modi, di ottenere il massimo vantaggio economico, utilizzando le inconfutabili prove, che l’investigatore privato aveva fornito, sia al marito della donna che era con me, che a mia moglie. Fortunatamente già conoscevo Luigi che all’epoca era già un ottimo avvocato, che ha saputo convincere i giudici, che se adulterio, per quanto palese, era in qualche modo dovuto al modo rigido di vivere la sessualità da parte di mia moglie. Fortunatamente non avevamo figli, quindi la bravura di Luigi nel demolire l’avvocato di mia moglie giovane e inesperto, ha in qualche modo limitato i danni. Da quel giorno spesso volentieri ho usufruito dei suoi servigi, i suoi consigli legali, e quando qualche giorno fa è passato per farmi gli auguri di Natale, ho letto nei suoi occhi la stessa gioia che vi era negli occhi di Marco. Quando gli ho chiesto per quale motivo fosse così felice, lui mi ha risposto che finalmente aveva trovato un modo di dare un senso alla sua vita. Fare la conoscenza, di Marco e Lucia, lo ha reso l’uomo più felice del mondo. Dopo quella singolare esperienza, non ho più cercato nessun tipo di legame sentimentale, ma solo sesso sporadico, che a lungo andare mi ha lasciato molto insoddisfatto. Ho ripensato molto alle parole di Luigi, ed ora sapere che anche il tuo futuro marito, in qualche modo è già inconsapevolmente un cornuto, mi spinge a farti una proposta, che in qualche modo, potrebbe cambiare la vostra vita. Oggi, che ho raggiunto una certa età, mi sono reso conto che la mia vita è diventata molto solitaria, e consapevole che sono ancora un maschio in grado di soddisfare una donna in tutto per tutto, vorrei proporti, non solo di giacere fra le mie braccia, ma, condividere il tuo corpo assieme a tuo futuro marito. Se dovesse avvenire sarebbe per me la gioia più grande che io possa mai desiderare.»
Silvia lo guarda, con occhi decisamente severi, che per un attimo lasciano lui un poco sgomento.
«Sono convinta, che tu sia una persona veramente stupenda, e che sicuramente saresti capace, con il giusto tatto e le dovute attenzioni, far provare a Luca finalmente il piacere di vedermi con un altro uomo. Ho bisogno soltanto di un po’ di tempo, per riuscire a capire se veramente tutto questo è ciò che lui vuole, mentre dentro di me posso assicurare, che l’idea di stringermi fra le tue braccia, mi fa in qualche modo un effetto molto speciale. Ora per cortesia, lascia che io vada, devo prendere l’autobus per tornare a casa.»
Il viso di Andrea si trasforma in una maschera di gioia, i suoi occhi brillano, dall’emozione nel sentire le parole di Silvia. Non permette a lei e andare a casa con l’autobus, ma si offre di accompagnarla lui stesso con la sua vettura. Seduta al suo fianco lo guarda e lo ammira, fin quando giunti a casa, prima di scendere, dopo avergli rinnovato i suoi auguri di Natale lo lascia con la promessa che sicuramente a breve il loro progetto prenderà forma. Si scambiano i recapiti telefonici, poi prima di scendere Silvia lo bacia sulla guancia. Nel pomeriggio del giorno di Natale, Silvia, in un momento in cui sola con Luca, gli chiede se veramente ha ancora il desiderio di vederla godere con un altro. Lui dopo averla stretta forte al suo corpo, in un caloroso abbraccio, la guarda con occhi carichi di desiderio, le rinnova la ferma convinzione che in qualunque momento lei decide di godere fra le braccia dell’altro maschio in sua presenza, lui sarà la persona più felice del mondo. Silvia lo mette al corrente, di quanto gli ha suggerito Andrea, che però si è ben premunito di spiegarle che la cosa deve rimanere assolutamente molto riservata. Se lui è d’accordo lei, sente che Andrea sia la persona giusta per realizzare quel loro desiderio. Luca fa salti di gioia, stringe forte al petto, le copre il viso di baci.
«Amore mio ti amo! Sei la mia vita! Sei la luce dei miei occhi, il mio respiro, il mio sole. Se ritieni che lui sia la persona giusta ti lascio tutta la libertà di cui hai bisogno per fare in modo si possa realizzare questo sogno.»
Silvia, gli parla ancora con lui, convengono che la cosa debba avvenire dopo le festività del Capodanno, quando la vita una ripreso il corso normale, in quanto in questo periodo sono troppo impegnati con tutte le varie cene e pranzi con tutti i parenti. Per il Capodanno, decidono di passarlo in città, insieme ad un gruppo di amici con i quali partecipano alla festa in piazza che si tiene la notte di Capodanno. Ammirano i fuochi d’artificio, e ballano con loro fino all’alba, poi tutti e quattro si recano verso il lago, e raggiunta la piazzola dove per la prima volta, hanno goduto del piacere di scambiarsi le donne, scendono dall’auto e restano immobili appoggiati ad essa, mentre aspettano il sorgere del primo sole del primo giorno dell’anno. Quando il primo raggio di sole squarcia la notte, Lucia si volta a guardare Silvia, poi improvvisamente senza dire una parola, entrambe si inginocchiano davanti al compagno dell’altra, e estratti i loro sessi, li succhiano e li pompano con estrema bravura portando ben presto due maschi a godere nella loro bocca. Succhiano e raccolgono tutto il seme che sgorga da cui membri duri, poi si girano e si scambiano un bacio per mischiare il seme che hanno in bocca ed infine si rialzano e ognuna va baciare il proprio uomo. Nel ripetere quel gesto, che è poi stato l’inizio della loro trasgressione, tutti e quattro, si rendono conto, che il piacere che hanno appena provato è in realtà solo il primo passo lungo il cammino della trasgressione che da quel momento li porterà a vivere esperienze bellissime, emozioni fortissime, per il resto della loro vita.