La casa in campagna
Riesco finalmente a organizzare un pomeriggio con il mio Padrone nella casa di campagna,
allora mi preparo di tutto punto per farmi trovare bella e femminile come piace a lui.
Lascio il cancello del vialetto aperto per facilitargli l’accesso in macchina e mi posiziono per il suo arrivo.
Lui arriva e mi trova inginocchiata, con le mani ammanettate dietro la testa, collare con guinzaglio,
la gabbietta al mio inutile cazzetto, plug nel culo e occhi bendati.
Senza dire una parola mi accarezza il viso, mi bacia sulle labbra e mi ficca la lingua in bocca per trovare la mia.
Mi fa aprire la bocca e fa colare la sua saliva dentro…
Si prende il tempo che gli serve per spogliarsi e prepararsi come crede,
per farmi quello che gli passa per la testa,
si avvicina a me e mette il tuo meraviglioso cazzo ancora barzotto nella mia bocca.
Inizio a succhiarlo, ma vengo fermata…
Lo tiene fermo, si gode il calore delle mie labbra e della mia lingua.
Lo tira fuori, mi sputa in bocca e lo rimette dentro.
Quindi inizia a pisciare intimandomi di non perderne una sola goccia.
Appena finito, sento il suo cazzo gonfiarsi e allora inizia a scoparmi la bocca come fosse una fica.
Affonda il suo meraviglioso cazzo fino in gola, fino a farmi piangere, ignorando i conati di vomito…
Mi schiaffeggia, mi sputa in faccia, mi sculaccia…
Mi maltratta come una cagna disubbidiente.
Si impone come fa un vero Padrone con una schiava senza valore, come piace a me.
Fino a svuotarsi le palle nella mia gola.
Io ingoio il tuo dolce nettare, è inevitabile.
Nel frattempo il mio inutile cazzetto ha sbrodolato una quantità immensa di umore senza avermi dato un orgasmo e
il grosso plug è sfuggito via dal mio sfintere.
Vengo obbligata a ripulire il pavimento con la lingua e nel frattempo mi rificca il plug nel culo dopo averlo ispezionato bene con le dita.
Lo spinge in fondo e lo estrae. Senza delicatezza.
Capisco che ha ancora voglia di usarmi e il pomeriggio è ancora lungo…
Dopo essersi svuotato i coglioni nella mia bocca e divertito un po’ con il mio culo e il plug,
sento il Padrone armeggiare con il cellulare e capisco che sta scambiando messaggi con qualcuno, ma non oso chiedere e lui non si sbottona.
Io sono ancora bendata e ammanettata e non mi rendo conto al 100% di cosa mi succede intorno.
Succedeva, a volte, che invitasse qualcuno di sua conoscenza a divertirsi con me in sua presenza…
Ma mai è successo che qualcuno arrivasse a giochi iniziati.
In ogni caso la cosa non mi preoccupava e anzi ero anche eccitata dall’idea,
perché al di fuori del gioco, eravamo anche in ottimi rapporti di amicizia e conoscevamo le rispettive vite, relazioni e fantasie.
In ogni caso succedeva spesso che ricevesse messaggi di lavoro e di tanto in tanto controllava e rispondeva.
Quindi mi sentivo in una botte di ferro.
Sapevo che non avrebbe fatto mai nulla di compromettente nei miei confronti.
Si avvicina, mi libera dalle manette, prende il guinzaglio e mentre lo tira a sé dice: “Vieni qua troia, leccami le palle che ho ancora voglia di godere!”
Io lo seguo a quattro zampe, in silenzio e alla cieca fino a che lui non raggiunge il divano e si accomoda.
Allora inizio a leccargli le palle come ordinato e sento il suo meraviglioso cazzo che inizia a svegliarsi.
Allora provo a prenderlo in bocca, ma lui:
“Troia, ti ho detto le palle, non il cazzo!"
Si fa in avanti e mi da uno schiaffo.
“Apri la bocca, schiava!”
Mi ficca due dita in bocca e ci sputa dentro.
Padrone: “Chi sono io?”
Io: “Il mio Padrone”
Padrone: “E tu? Chi o cosa sei tu?”
Io: “Sono la tua schiava, Signore. La tua cagna”
Padrone: “Bene. E chi ti ha detto che puoi prendere iniziative?”
Io: “Nessuno, Padrone"
Padrone: “Bene, ora riprendi a leccarmi le palle e leccami anche il culo, da brava cagna!”
Riprendo il mio dovere e lui continua ad armeggiare al telefono…
Dopo qualche minuto mi concede di leccargli il cazzo e anche di succhiarglielo. Io sempre bendata.
So che sta scambiando messaggi con qualcuno e credo che abbia anche fatto qualche foto, ma non mi preoccupo.
“Insalivalo bene, troia, ché ora ti inculo!”
“Sì, Padrone”
La saliva gli arriva fino al buco del culo ed è allora che mi invita a mettermi sopra di lui…
Seguo il suo invito e mi metto a smorza candela sul suo splendido cazzo che in men che non si dica è dentro di me fino alle palle.
Inizia a scoparmi divinamente (come suo solito) e a strizzarmi i capezzoli
mentre dalla sua bocca escono insulti di ogni tipo…
Sono fatta così, più vengo insultata, più mi eccito. E lui lo sa bene!
Padrone: “Sei solo una lurida troia! Dillo!”
Io: “Sì Padrone, sono una lurida troia, la tua!”
Padrone: “Una femmina mancata. Ecco cosa sei! Una vera adoratrice del cazzo!”
Io: “Sì Padrone!”
Padrone: “Sei la mia femmina e la mia cagna! E di tutti quelli che voglio io!”
Io: “Sì Padrone, è vero Padrone!”
Nel frattempo sento il rumore di una macchina che si spegne e lo sportello chiudersi…
Immagino sia arrivato il complice di turno…
Allora il Padrone mi fa alzare e mettere a pecorina ai piedi del divano
Padrone: “A pecora, cagna! Prendi la tua posizione naturale e mentre mi spompini mostra il culo all’ospite che sta entrando!”
e poi, rivolgendosi all’ospite: “Accomodati, prendi posto e goditi lo spettacolo di questa lurida cagna!”
E rivolgendosi a me: “Vero che sei la mia schiava, lurida cagnetta?”
Mi stacco un attimo dal cazzo e “Sì, Padrone, sono la tua lurida cagnetta”
Padrone: “Bene, ora facciamo vedere come lo prendi nel culo!”
Lui si sposta dietro di me e io mi metto nella giusta posizione per farmi penetrare…
Padrone: “Prendi troia! Prendilo tutto nel culo, frocia che non sei altro! Dillo che ti piace il cazzo"
Io: “Sì Padrone, adoro il cazzo, sono fatta per dare piacere ai maschi veri!”
Padrone: “Brava cagna! Dillo cosa sei davvero!”
Io: “Sono un finto maschio, Signore. Una femmina mancata. Un frocio rotto in culo!”
Padrone: “Continua!”
Io: “Sono solo una schiava, la tua schiava, Padrone!"
Padrone: “Guardati cagna… Sei vestita da troia, il tuo inutile cazzo ingabbiato e lo stai prendendo in culo come una puttana
dopo avermi già fatto godere e ingoiato tutta la mia sborra e il mio piscio!”
Io: “Sì Padrone. Lo so, sono una vera troia!”
Padrone: “Che troia che sei! Cosa potrebbe mai pensare la tua Federica se ti vedesse così?” (Federica è la ragazza che frequentavo in quel periodo)
Io: “Che sono più troia di lei, Padrone!”
Padrone: “Secondo me dovresti dirglielo e farla divertire con un vero maschio, non con un frocio come te!”
Io: “Sarebbe bellissimo, Padrone se Federica accettasse… Per me sarebbe meraviglioso essere la schiava di entrambi”
Padrone: “E per me sarebbe bello scoparvi insieme e farti vedere come un vero uomo scopa una vera donna come Federica”
Io: “Hai ragione Padrone. Io sono un finto maschio e non sono in grado…”
Padrone: “Lo so lurida troietta. Me lo dice sempre quando la scopo!”
Io: “Cosa?”
Padrone: “Sì, troia, hai capito bene. Mi scopo la tua donna da due mesi e quando lei mi ha confessato di sentirsi in colpa,
le ho detto che non doveva perché tu sei più troia di lei!”
Io: “Sì, come no…”
Padrone: “È tutto vero, per questo le ho detto di venire a vedere di persona, oggi”
Faccio per staccarmi da lui e girarmi per affrontare l’argomento quando sento una voce a pochi metri da noi,
una voce femminile e familiare: “È tutto vero, caro il mio frocetto!”
Io paralizzato… ormai avevo capito, ma non avevo il coraggio di togliere la benda dagli occhi…
Sento Federica che si alza e i suoi passi verso di me: “Ora dimmi, caro il mio frocetto, è tutto vero quello che ho sentito finora?”
Mi toglie la benda, ma non ho il coraggio di guardarla…
“Rispondi, frocio di merda! Che lo sei l’ho potuto constatare con i miei stessi occhi, ma è vero che hai ingoiato la sua sborra e il suo piscio? Da quanto va avanti questa storia?”
Padrone: “Rispondi frocio!”
Federica: “Zitto tu, che con te faccio i conti dopo!”
Io: “Sì, diversi anni...”
Federica: “Già non ci credevo quando lo stronzo del tuo amico me lo ha raccontato, non ci credevo nemmeno quando ho visto le foto che mi mandava prima,
e non ci credevo quando ti ho visto con i miei stessi occhi fino a due minuti fa!”
Io: “Fede…”
Federica: “Zitto, frocio testa di cazzo! Sei indifendibile! E io che mi sentivo in colpa perché ti tradivo con sto testa di cazzo!”
Padrone: “Beh, non ti credere molto diversa da lui! Anche tu ti sei fatta scopare da me..."
Io: “Scusa Fede… hai ragione a essere incazzata con me, ma non posso farci niente se mi piace anche il cazzo. Anche se te lo avessi detto, non avresti accettato...”
Federica: “Su questo hai ragione, stronzo frocio di merda! Non lo avrei accettato, ma...”
Io: “Ma cosa?”
Federica: “Ma lo posso capire… L’unica cosa che non capisco è il perché sono così eccitata, oltre che incazzata!"
Padrone: “Ammettilo, la cosa ti piace! Altrimenti non saresti venuta per verificare e poi…”
Federica: ”E poi cosa?”
Padrone: “E poi non mi sei sembrata così sconvolta quando te lo raccontavo. Anzi...”
Federica: “…”
Padrone: “Sei eccitata, l’hai detto tu! E tu, frocio del cazzo, torna a succhiarmelo, subito!”
Io: “Ma…”
Padrone: “Senza se e senza ma. Succhiamelo, schiava! Fai il tuo dovere”
Resto un attimo perplesso. Che cazzo sta succedendo?
Mi ritrovo in intimo da troia (e il pisello ingabbiato) con il mio amico/Padrone che ha fatto lo stronzo perché si è scopato la mia donna dicendole
tutto sul mio conto e la mia donna qui incazzata perché la tradisco con un uomo…
Stiamo litigando di brutto e lui mi chiede di succhiarglielo!
È surreale! Ma sta succedendo davvero?
E il Padrone rivolgendosi a Fede: “La situazione è questa, ti piaccia o no. Ora io voglio continuare a divertirmi e sei invitata a non rompere le palle!”
Io sempre più incredulo…
Padrone: “Il tuo uomo è un rotto in culo, è anche più troia di te. A me piace e a lui piace”
Io completamente shockato li guardo entrambi…
Federica, rivolgendosi a me: “Hai sentito il Padrone? Fai la brava, dai, schiavetta… fami vedere quanto ti piace il suo cazzo!”
Ritorno nel mio ruolo da “femmina” e come ipnotizzata mi avvicino al cazzo del Padrone per succhiarlo davanti agli occhi e all’eccitazione della mia donna.
Lei si avvicina a noi per guardare meglio, mi accarezza mentre spompino il Padrone e inizia a solleticarmi il buco del culo.
Sembra affascinata dalla gabbietta e rivolge delle attenzioni anche alle mie palle, ma poi torna sul mio buco del culo che inizia a penetrare con le dita.
Federica quindi si spoglia e si unisce a noi, prima aiutandomi in un favoloso pompino a due bocche e poi,
sotto la guida del Padrone, penetrandomi con il plug mentre io continuavo a succhiare.
Padrone: “Vai Fede, rompi il culo al frocio del tuo uomo!”
Federica: “Giulio (il Padrone), ma ti sembra un uomo questo frocio di merda vestito da troia?”
Giulio: “Hai ragione Fede, è solo una troia rotta in culo, una cagna in calore!”
Federica: “Giulio, dovresti vedere come le ho aperto il culo, potrebbe entrarci una mano!”
Giulio: “Vai allora, rompila con la mano, anzi, prima fammela fottere altrimenti poi nemmeno la sento!”
Allora il Padrone si posiziona dietro di me e Federica davanti.
Lui inizia a scoparmi divinamente mentre lei si fa leccare la fica fino a godere.
Io ero esausta.
Un pompino interminabile e adesso una leccata “violenta” alla fica della mia ragazza. Avevo il collo che non reggeva più.
Padrone: “ Fede, vieni qua, voglio che ficchi la mano nel culo del frocio mentre lo inculo!"
Fede: “Sicuro? Non è che lo spacchiamo?”
Io: “Vai Fede, se sento dolore ve lo dico…”
Fede si mette dietro, accanto al Padrone e dopo essersi sputata sulle dita inizia a penetrarmi mentre Giulio mi incula.
Inizia con due dita e passa subito a tre…
Non crede ai suoi occhi quando inserisce anche il quarto.
Federica: “Amore, ma che culo sfondato hai?”
Io non ragionavo più, troppo piacere… ero in estasi!
Giulio: “Visto? Chi è più troia, tu o lei?”
Federica: “Avevi ragione! Ora però togli il cazzo che voglio provare a entrare con tutta la mano…”
Giulio tira fuori il cazzo dal mio culo e si sposta davanti a me per farselo succhiare ancora e tenerli larghe le chiappe
per favorire il fisting da parte di Federica…
Ci ripensa e si posiziona dietro di lei è impegnata a penetrarmi con tutta la mano.
Federica: “No! Non in fica! Dopo che l’hai tenuto nel culo di questo frocio non puoi scoparmi in fica…
Dopo quello che ho visto e sto vivendo oggi, mi pare giusto che lo prenda in culo anche io”
Giulio: “Ti accontento volentieri!”
Diamo vita a questo strano trenino in cui il mio Padrone incula la mia donna che a sua volta fista me…
Il mio cazzo ingabbiato sgocciola a non finire, Fede gode come una troia e Giulio è felicissimo!
Federica non riesce più a reggere quindi tira fuori la sua mano dal mio culo per stare più comoda,
Giulio la incula come non ci fosse un domani e io appena mi riprendo mi accingo a togliere la gabbietta dal cazzo per
godermi un po’ la mia donna quando “Che stai facendo, schiava?” è Federica
“Tolgo la gabbietta così ti scopo un po’ anche io” rispondo
“Non ti permettere!” ribatte lei, insieme al Padrone.
“Mettiti sotto e leccami la fica mentre lui mi incula” Continua Fede
“E leccami anche i coglioni!” Aggiunge Giulio
Capisco che non ho scelta… mi metto sotto e inizio a leccare entrambi fino a quando lui non gode nel culo di Federica
per poi farsi ripulire il cazzo dalla mia lingua mentre la sborra che cola dal culo della mia donna, mi finisce sul collo.
Federica si gira e sempre con la fica sopra di me, inizia a pomiciare con Giulio mentre io ho ancora il suo cazzo in bocca…
Lentamente si stacca dalle labbra del Padrone e si avvicina alle mie… mi bacia con dolcezza, lascia colare un po’ di saliva nella mia bocca e
mi dice che è il momento di togliere la gabbietta.
Mi alzo, la tolgo e mi avvicino a lei ma mi respinge mentre abbraccia Giulio e riprende a baciarlo.
“Dai, schiava. Facci vedere come gode una cagna. Segati per noi!” mi ordina Federica.
E aggiunge: “Da oggi in poi, sarò libera di incontrare il tuo Padrone ogni volta che voglio e fare quello che voglio.
Ogni volta che lo inviterò a casa tu te ne starai fuori se non ti voglio tra i piedi, intesi?
Ma anche tu sarai libera di vederlo ogni volta che vuoi e senza nasconderti da me, anzi, io sarò sempre presente e sarò la tua Padrona.
E ogni volta che avrai voglia di me, dovrai chiederlo a Giulio, al Padrone.
Faremo l’amore solo se lui ti darà il permesso, chiaro? Se proprio avrai tanta voglia, allora ti inculerò io, come abbiamo fatto oggi!”
Nel frattempo sto per venire… vengo…
"Sì, Fede”
“No tesoro, si dice "Sì Padrona!”"
“Sì, Padrona!”
Da Giugno a Ottobre del 2021 siamo stati un trio molto affiatato.
Abbiamo giocato in ogni modo, io da trav o in versione maschile, non aveva importanza.
Sono stato anche attivo con lei e qualche volta siamo riusciti a coinvolgere altre persone, coppie, singoli, singole…
Una bella parentesi. Poi la fidanzata di Giulio si è trasferita per lavoro e lui l’ha seguita.
Federica e io abbiamo continuato a frequentarci per un po’, ma nonostante il bene che ci volevamo, ci siamo allontanati.
Capita che ci vediamo qualche volta, anche tutti e tre insieme. Qualche volta finiamo anche a letto.
La vera amicizia dura per sempre.