La 60enne dell'ufficio postale
Fine estate torno a Roma e trovo nella cassetta della posta una raccomandata da andare a prendere. Il giorno dopo vado all'ufficio postale e trovo il delirio, una marea di gente, prendo il numeretto e mi metto vicino l'ingresso e noto una signora magra piccolina di statura che stava chattando al telefono. Mi avvicino a lei, perchè mi colpì il suo abbigliamento. Leggins bianchi ed una magliettina che gli copriva una parte del culo. Dopo poco alla signora gli cade il numeretto a terra e fa per inchinarsi mettendo mi davanti agli occhi un culetto sodo, piccolino e noto che tra le sue chiappette, un filetto che faceva parte del suo perizomino mini di colore bianco. la cosa mi eccitò sinceramente. Inizia con una scusa a parlare con la tipa. L'attesa era lunga ed alla fine avevamo scambiato i nostri numeri telefonici. Il giorno dopo lei mi chiama per informarsi se alla posta era andato tutto ok, Gli dissi che tutto era andato bene nonostante le due ore di attesa. Mi propose se volevamo vederci in serata per un'aperitivo. Dissi chiaramente di si. Ci vedemmo vicino casa sua perchè lei non aveva la macchina. facemmo aperitivo e iniziò a parlarmi della sua vita. Alla fine m'invitò a salire a casa sua e non me lo feci ripetere. Una volta a casa lei si accomodò su un divano ed io sulla poltrona davanti. Nel continuare a parlare lei ogni tanto allargava le gambe e faceva intravedere sotto la gonna, delle mutandine nere trasparente dalle quali si intravedevano dei baffoni di peli. Non riuscivo a levare gli occhi da quelle cosce aperte, il mio cazzo ormai era diventato di pietra. Mi alzai e lei si accorse che il cazzo stavo esplodendo. Mi avvicinai a lei e senza dire nulla, mi slaccio la cinta mi abbassò i pantaloni trovando si davanti al viso il mio cazzo scappellato duro. Lo accarezzava, e così anche le palle ed dopo poco avevo il mio cazzo nella sua bocca per un pompino delicato da urlo. La feci alzare gli tolsi la gonna le allargai le gambe ed inizia a leccare quella figona pelosa in modo assatanato. Mentre leccavo la sua figa, le infilai nel culo due dita, eccorgendomi che aveva anche il buco del culo aperto. la girai ed iniziai a leccargli il buco del culo con avidita. La lasciai sul divano a pecorina con il perizomino spostato. davanti a me avevo una figa spalancata ed un culo altrettanto aperto. Inizia subito infilando il mio cazzone nel culo scopandeglielo con vigore sfondandondogli il culo per bene. Per primo incontro decisi di incularla solamente in tutti i modi e lasciandola godere e squirtare come una matta. Dopo un'oretta di culo, gli sborrai in faccia fiotti di schizzi rendendogli il viso una maschera di sborra, che lei ripuli con le mani e per poi leccarle tutte. I nostri incontri durarono circa tre mesi, due tre volte a settimana finche un giorno, come comparve, sparì dalla circolazione. Rimane un bel ricordo.