Vacanza siciliana con mia moglie e finale a sorpresa

Eravamo in vacanza in un delizioso villaggio vacanze nell'isola di Favignana, adagiato in una incantevole baia di fronte a Marettimo, la sera il tramonto infiammava tutto e la luce del faro sul promontorio creava un panorama da sogno. Il clima, il luogo, la spensieratezza, tutto invitava a lasciarsi andare e divertirsi, inoltre la compagnia di animazione che gestiva il villaggio era, per una volta, veramente in gamba e divertente. Mi trovai ben presto in piena sintonia con i ragazzi dell'animazione, il capo villaggio Marco e il capo animatore Michele erano due persone a posto simpaticissimi, riuscivano a creare serate che erano diventate un vero e proprio cult nell'arena del villaggio. Tutte le sere inventavano giochi e spettacoli che tenevano tutti lì ad assistere, tanto di cappello. Io e mia moglie avevamo stretto una bella amicizia con Marco e Michele, ci fermavamo anche di giorno a farci degli aperitivi, io avevo sempre dato per scontato che gli animatori fossero anche dei conquistatori, sempre inseguiti dalle ragazze e donne ospiti del villaggio. Ma scoprii invece che non era proprio così, regole molto rigide gli impedivano di avere rapporti e se fossero stati scoperti sarebbero stati cacciati su due piedi, per cui "In questi mesi per noi è dura a donne, caro Mario, almeno tu ti porti tua moglie, che è anche molto bella."

Proprio per questa amicizia la sera eravamo ospiti fissi sul palco, io facevo il buffone assieme a loro, mia moglie, Manuela, era spesso nella giuria che avrebbe deciso chi sarebbe stato il vincitore dei giochi serali. Lei si presentava sul palco con abiti estivi, minigonne, abiti corti, bionda, abbronzatissima, occhi azzurri, era così terribilmente sexy da catalizzare gli sguardi di tutti. 

 

La sensualità di Manuela come ho detto non passava inosservata, un pomeriggio stavo bevendo un aperitivo con Marco e Michele che erano quanto mai mogi, si lamentavano ancora della mancanza di compagnia femminile, "Dai ragazzi, avete sempre Youporn", scherzai.

"Eh sì, sai che gusto! Tu hai una moglie bellissima, la sera è un'attrazione, e noi siamo ridotti alla tv".

Avete ragione su questo, sono fortunato, è veramente una bella donna”, ammisi.

Troppo bella tutta solo per te, sei un egoista”, chiosarono i due, “dovresti condividerla con gli amici, scommetto che come a tutti gli uomini non ti dispiacerebbe farlo in 3…

Dai non scherziamo”, ribattei, “sono cose che si dicono per scherzo, poi lei non ne vuole sapere.

 

Era l’ultima sera di vacanza, quando uscimmo dal bungalow la guardai e rimasi stupito e interdetto, indossava una minigonna talmente corta da coprirla a malapena e un top che lasciava scoperte tutte le spalle e la fascia dell’ombelico. Non dissi nulla per paura che andasse a cambiarsi, ma avvertii un’immediata erezione. Quella sera non fui chiamato a partecipare ai giochi, ma Marco e Michele chiamarono invece lei. Era talmente seducente, scosciata e seminuda che il membro mi faceva quasi male, pensavo a tutto il villaggio che la stava guardando e pensieri osceni mi presero la mente. Marco e Michele non la mollarono un attimo, a turno uno le stava vicino e le parlavano, soprattutto Michele non perdeva occasione, con la scusa della giurata, qualunque occasione era buona per toccarle una spalla o una coscia. Quando la sera finì la gente sfollò, Marco la salutò e iniziò a riporre la scenografia dei giochi, Michele si attardò con lei, continuava a dirle qualcosa che non potevo sentire, ma vidi che arrossiva e rideva forte, lo vidi abbassarsi verso di lei e sussurrarle qualcosa all’orecchio, lei rise a crepapelle dandogli un buffetto, poi si scambiarono un bacio sulle guance, anche se ebbi l’impressione che avesse sfiorate quella di Manuela, e mia moglie scese dal palco raggiungendomi. 

 

La mattina del giorno successivo, quello della partenza, passammo il tempo in spiaggia fino all’ora di pranzo, visto che l’aereo era previsto in serata. Manuela indossava un micro-costume che la rendeva incredibilmente invitante. Gli animatori al mattino non erano mai al lavoro perché finivano di sistemare tutto a tarda notte; quindi, non c’era stata maniera di salutare nessuno. Finito di pranzare, con un poco di tristezza per la fine della meravigliosa vacanza, tornammo in camera e mentre mia moglie preparava le valigie le dissi che andavo a cercare Marco e Michele per salutarli e ringraziarli del divertimento che ci avevano assicurato.

 

Arrivai all’arena spettacoli dove stavano di base e trovai Marco, era da solo, 

“Ciao Marco, carissimo, volevo ringraziarvi per tutto il tempo passato assieme, ci siamo divertiti tantissimo”

“Grazie a voi per la partecipazione alle attività”, risposte abbracciandomi, “e saluta anche la tua splendida moglie”

“Riferirò, sta preparando le valigie, ma a proposito, Michele è qui che vorrei salutare anche lui?”

“Ma sai che penso volesse passare lui da vo per salutarvi”, mi disse con aria meditabonda.

“Ah sì? Adesso rientro, magari lo incontro per strada, spero che, se è già arrivato, non si approfitti dell’occasione di trovare Manuela da sola”, dissi ridendo. “ma cosa le stava dicendo ieri sera sul palco quando si sono salutati? Lei non faceva che ridere”

“Dai Mario, le solite cose, le solite battute che si fanno con una bella donna…”

“Non so, a me non capita più, cioè?”

“Michele mi ha raccontato che le ha detto che sarebbe passato a salutarla come meritava, e hanno scherzato un poco su questo…”

“Ma dai, che furfante, tutto qui?”

“Sì, poi abbiamo cazzeggiato un poco tra noi mentre sistemavamo la roba dell’animazione”

“Tipo?”

“Mario, tua moglie è una bomba sexy, ieri sera aveva gli sguardi di tutto il villaggio addosso, abbiamo scherzato, non ti devi arrabbiare”

“Ma figurati, so benissimo che è figa e piace, lo trovo divertente, altrimenti sposavo una bruttona che si vestiva da suora, ma quindi cosa ti ha detto ancora?”

“Abbiamo scommesso che sarebbe riuscito a scoparsela prima che partiste, se proprio lo vuoi sapere, se ce la fa paga da bere per tutti, altrimenti tocca a me, se proprio lo vuoi sapere, ma stavamo cazzeggiando, figurati”

 

Improvvisamente mi si accese come una lampadina, un dubbio nascente, “Forte, sono sicuro che gli toccherà pagare da bere per tutti e io sarò lì a farmi l’ultimo cocktail della vacanza. Va bene, torno a vedere se Manuela ha bisogno di aiuto per chiudere la valigia, vieni con me così la saluti?”

Partimmo verso il nostro bungalow, chiacchierando su come era andata la stagione e ora ci si dirigesse verso il termine, cosa avrebbero fatto da settembre in poi e cose del genere. Nulla faceva pensare a quello che sarebbe successo di lì a poco. All’inizio del vialetto che conduceva al nostro bungalow intravedemmo Michele che si avvicinava alla nostra porta, suonò il campanello e dall’interno sentimmo Manuela urlare “Mario, cavolo, hai dimenticato le chiavi un’altra volta?”, poi l’uscio si aprì e la vedemmo affacciarsi ridendo, “Quante volte ti devo dire ti prenderti dietro le chiavi? Non sono la tua portinaia!”, indossava solo il pezzo di sopra del bikini e rimase di sasso vedendo che davanti a lei non c’ero io, ma Michele. 

“Michele? Ciao, ma cosa ci fai qui?”, gli disse con noncuranza, senza pensare che era seminuda.

“Ciao, sono venuto a salutarti come avevo promesso…”, rispose lui mentre la spingeva dentro con dolcezza.

Rimasi di sasso e Marco si fermò con me sorridendo in tralice, pensai che lui le stesse usando violenza e mormorai, “Cazzo, corri, andiamo a vedere cosa succede, la vuole violentare”

“Non credo…”, mormorò Marco, intanto ci affrettammo verso il bungalow. Non si sentivano urla, la finestra era aperta e prima di aprire la porta e buttarmi dentro guardi cosa succedesse, non c’era nessuna violenza, i due si stavano baciando, Michele l’aveva messa a sedere sul cassettone e le stava leccando la fica facendola gemere di piacere. Poi la prese in braccio e la portò sul letto, si distese sulla schiena con lei sopra, mentre, senza nemmeno rendermene conto, come ipnotizzato dalla scena, cominciavo a riprendere tutto on il telefonino, Manuela gli afferrò l’asta e inizio a fargli uno dei suoi lunghi pompini, vidi come gli cresceva il cazzo a Michele. A un certo punto lei si interruppe guardandolo e gli salì sopra, si chinò verso di lui, e mentre si faceva scorrere il membro del capo animatore dentro di lei gli chiese, “Non sono la portinaia allora? O hai sbagliato indirizzo?”

Lui ebbe un sussulto mentre la penetrava, “Altro che portinaia, sono due settimane che ti desidero, peccato ci sia solo oggi, sei meravigliosa”

Lei iniziò a scoparselo furiosamente (come si vede nel video) gemendo in maniera oscena, “Non sono la portinaia?”, tornò a chiedergli.

“Cazzo, no! Sei una fantastica puttana, indomabile troia scopatrice”, rispose con un tono soffocato Michele. Ero combattuto tra la gelosia, la rabbia del tradimento, e il godimento estremo di vedere come scopava mia moglie da spettatore, non mi sfuggì che, al mio fianco, Marco si era tirato fuori il cazzo e si stava masturbando. Per fortuna la nostra porta dava su una zona dove non c’erano altre villette e con il cambio settimanale degli ospiti il villaggio era semideserto. 

 

Vedevo il sedere di mia moglie muoversi come una furia mostrando il pene di Michele infilato dentro di lei. A un certo un certo punto lui scivolò sotto di lei e iniziò a leccarla con passione, la fece arrivare al punto di eccitazione tale che lei gli disse, “Adesso basta, scopami”. L’animatore non se lo fece ripetere, le aprì le gambe il più possibile, le andò dentro e iniziò a sbatterla con una forza e una voglia incredibile, il tempo sembrava non passare, non si stancava mai, contai che fosse andato per almeno 5 o 6 minuti, lei sembrava impazzita, gli strinse le gambe sulla schiena avvinghiandolo al suo corpo in modo da sentire ancora meglio i potenti colpi di Michele. Quando lui si stancò, io ero allibito, mi chiedevo che razza di toro da monta si stesse facendo la mia signora, lui la fece girare alla pecorina e iniziò a martellarla con ferocia fino a venire assieme. Spensi lo smartphone salvando il video, presi per un braccio Marco e ci allontanammo, ci fermammo in spiaggia lì a fianco per riprenderci.

“Mario, cazzo, e adesso?”

“Niente, farò finta di non avere visto nulla”, risposi sorridendo, non mi metterò a fare scenate, e sicuramente non l’ha violentata, chiusi ridendo.

“Comunque, lasciatelo dire, tua moglie è una vera bomba, non solo è splendida e sexy, ma a letto è super”.

“Hai ragione, mi raccomando che nulla trapeli fuori da noi tre, sarebbe un casino con amici, parenti, figli”

“Tranquillo, siamo amici, puoi stare tranquillo”, dopo un attimo di silenzio aggiunse, “l’altro giorno, scherzando, avevamo detto che avresti dovuto condividerla…”

“Dai, andiamo”

 

Tornammo al bar dove trovammo Michele, tranquillo come se nulla fosse successo, assieme agli altri animatori, “Michele, ciao ti avevamo cercato per salutarti”, gli dissi.

“Ero in giro a preparare i giochi per stasera, c’è sempre tanto da fare, oggi arrivano anche i nuovi ospiti”

“Immagino, è un lavoro durissimo il vostro”, risposi ridendo. Intanto arriva Manuela, le avevo telefonato per dirle di venire al bar a bere l’ultimo cocktail di saluto prima della partenza. Con il suo abito bianco corto era bella come non mai, e sentivo benissimo, l’odore del sesso che aveva ancora addosso. Passammo una mezzora a bere e fare i saluti, scambiandoci i numeri, poi qualcuno disse che era ora di andare e di far fare il conto.

“Ho già pagato tutto io stavolta”, risposi, “mi piace condividere con gli amici il piacere”, misi come battuta finale.

“Grazie allora, speriamo di rivedervi il prossimo anno allora, per condividere ancora”, risposero Marco e Michel. 

“Contateci”, fu l’ultima cosa che dissi in quella bellissima, sorprendente, vacanza.