Mia moglie quando si scopò il capo animatore in Sicilia - PREQUEL
Per arrivare a oggi è necessario partire da lontano, da giovane ho avuto decine di ragazze e storie, ed ero sempre preso da una gelosia fortissima che mi dominava completamente, originata con molta probabilità dalla tipica insicurezza dell’adolescenza. Le cose cambiarono quando conobbi mia moglie, bionda, occhi azzurri, fisico perfetto, un culetto scolpito che attirava ogni sguardo. Qui, inconsciamente, cominciò a germogliare una sensazione nuova, di cui nemmeno mi rendevo conto al momento. Ero diventato ancora più geloso, esserne innamorato mi rendeva timoroso di perderla ed ero quasi ossessivo, a volte insopportabile. Ma mi accorsi che quando la corteggiavano, fatto che accadeva di continuo, mi infuriavo, ma allo stesso tempo mi scoprivo fisicamente eccitato. Respingevo l’idea, ma lei era latente, restava in un angolo pronta a tornare fuori. Uscivamo in compagnia e litigavamo? Lei si allontanava chiacchierando con un amico del nostro gruppo per ripicca, con il suo delizioso culetto spinto in alto, e io li seguivo furibondo, ma con il membro turgido.
Quando andavamo a scopare in auto, se capitava ci fosse un guardone scendevo per dovere a cacciarlo, ma avrei voluto rimanesse a guardarci in realtà. Se usciva con le amiche per andare a ballare e io con gli amici, immaginavo che se la facesse con qualcuno in discoteca e la cosa, per quanto lo negassi, mi eccitava terribilmente. Tante piccole cose che erano indefinite, che volevi negare, ma tornavano a galla, l’assunzione definitiva del fatto che mi sarebbe piaciuto vedere la mia amata moglie fare sesso avvenne un inizio agosto andando in vacanza. Ci fermammo di sabato poco prima del confine austriaco nello spiazzo dei tir, che doveva aspettare tutto il fine settimana lì per passare il confine. Lei indossava una tutina corta e scollata, si chinò a sistemare qualcosa per il pranzo rimanendo a 90° rivolgendo il suo delizioso culetto ai camionisti che erano accampati in fondo allo spiazzo. Sul momento stavo per avvertirla dello spettacolo, ma invece restai in silenzio, ero eccitatissimo, immaginai per un attimo che venissero da noi e l’avrei fatta scopare da tutti loro, uno dopo l’altro. In viaggio provai a toccarle il seno, lei mi lasciò fare, le feci cadere una spallina scoprendola e la toccai, immaginavo che gli altri automobilisti si godessero lo spettacolo; la toccai fra le gambe e la feci godere mentre guidavo.
Da quel momento il desiderio divenne reale e ne ero consapevole, non c’era ancora internet come la conosciamo oggi, ma le mail si usavano e su Libero esistevano dei gruppi cui ti iscrivevi, delle community. Ce n’erano di tutti i tipi, dalle ricette al sesso, mi iscrissi a quelle di racconti erotici, ma anche dove ci si scambiava le foto a luci rosse di moglie e fidanzate. Iniziai a comprarle completini estremamente sexy, guépière di raso rosso, reggicalze, si vestiva in questo modo ed era una bomba del sesso, la fotografavo e inviavo gli scatti alla community, raccogliendo complimenti e commenti. Man mano che il web cresceva nascevano nuove possibilità, le chat room, Skype, facemmo amicizia con alcune coppie e singoli in queste chat, ma mai nulla di concreto. Con uno sardo era nata una bella amicizia, lei era sempre restia, ma una sera lui le chiese di farsi vedere sexy, e, incredibilmente, gli dette ascolto. Andò in camera e si ripresentò con un body nero trasparente di pizzo, mia moglie che si mostrava a uno sconosciuto in lingerie non l’avrei mai pensato, l’avevo di marmo, anche se tutto finì lì.
Il gioco esibizionista prese piede, le scattavo album di foto con completini sempre più trasgressivi, reggicalze, autoreggenti, trasparenze, spogliarelli, foto erotiche di classe, e le postavo raccogliendo migliaia di likes, centinaia di commenti, proposte di ogni genere, ovviamente tutto con un account anonimo… alcuni arrivarono a offrire cifre importanti per averla, l’idea che ci fosse qualcuno disposto a pagare tanto per tua moglie, un poco come il famoso film con Redford e Demi Moore, è eccitante. Girai molti filmini in cui scopavamo, alcuni di nascosto, altri informandola, erano incredibili, come andare a letto con un’attrice porno. Li caricai su siti come Youporn e Pornhub, i numeri di visualizzazioni erano incredibili, fino a quando le piattaforme tolsero tutti i video amatoriali, ma a distanza di anni alcuni girano ancora perché scaricati e messi su altri siti. Ritrovarsi così è eccitante.
Ma tornando a noi, mi piaceva terribilmente che uscisse con minigonne e miniabiti striminziti, le sue gambe abbronzate, calze sexy, è capitato che il cameriere le facesse la corte spudoratamente, come di essere avvicinati da altri e coppie in discoteca. Ma mancava sempre che si concludesse, malgrado lei sapesse benissimo come mi sarebbe piaciuto vederla scopare con un altro, o fare sesso di gruppo. Anche un paio di visite al privé non portarono a nulla di che, per quanto divertenti, come una serata all’hammam dove indossavamo solo un perizoma usa e getta e ci trovammo in vasca con una coppia di ragazzi, l’immaginazione era fertile, ma i risultati no.
Fino alla vacanza in questo villaggio siciliano, in questa magica isola di Favignana, con questo mare meraviglioso, il tramonto, solo in un’atmosfera così incantata poteva capitare. La corte serrata che le fecero nel villaggio, il capo animatore che le stava sempre addosso e quanto la cosa mi eccitasse. Vederla così sexy sul palco, poi, finalmente, il giorno della partenza e tutto quello che è successo, raccontato nell’altro racconto. Vedere mia moglie con un ragazzo di 20 anni più giovane, atletico, lei che glielo prende in mano e poi lo succhia, lui che le stringe le tette leccandole i capezzoli. Ammirarla mentre gli salta sopra e lo spompa, godere vedendo lui che le lecca la fica e poi la sbatte a più non posso, il momento in cui la prende da dietro e l’eccitazione di vedere il cazzo del ragazzo penetrarla a fondo. Ricordi indimenticabile, il cui solo scriverne mi eccita.
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