mia nipote Francy ha ceduto

Sono un uomo separato, ho una compagna con cui non convivo e ho una vita sessuale regolare ed appagante.

Ma c'è sempre stato un tarlo fisso nella mia testa da quando circa tre volte l'anno viene a trovarmi mio fratello con la famiglia (residenti a Roma): il tarlo fisso è mia nipote Francy, ragazza oggi ventenne, ma io la guardavo e la desideravo sin da quando aveva 17 anni.

Francy è sempre stata molto timida, specialmente con me che sono lo zio che non ha frequentato molto.

Occhi verdi e capelli castano chiaro, con un fisico spettacolare, è da tempo il mio sogno erotico nascosto.

In occasione dei suoi 18 anni Francy volle festeggiare qui a Napoli e così suo padre la accontentò. Mi chiese preventivamente se potevano soggiornare a casa mia per qualche giorno (era di luglio) ed io ovviamente li accolsi.

Dopo aver partecipato alla festa rientrammo a casa stanchi, soddisfatti e anche leggermente alticci, ma comunque lucidissimi.

Nella stessa condizione era anche Francy la quale, un po' eccitata dalla serata trascorsa, non si decideva ad andare a dormire.

Fu così che ci ritrovammo svegli io e lei, lei che ogni tanto passava fuori camera mia ed andava o in bagno o in cucina (il mio bagno ha un'anticamera stretta e lunga con i lavandini).

Nel vederla passare nella penombra con quel sottilissimo pigiama a pantaloncino, mi si ingrossò l'arnese e cominciai a fare i pensieri più assurdi.   Poi, senza neanche ragionarci su, quando vidi che si infilò per la terza o quarta volta nella stretta anticamera del bagno, mi alzai anch'io per raggiungerla e poi sussurrarle, nel silenzio, che dovevo andare in bagno.

Mi sistemai il cazzo duro fuori dalla mutanda e trovai lei appoggiata ai lavandini col Cell in mano.

Le passai dietro sollevandomi velocemente il cazzo fino a ritrovarmi perfettamente incastrato tra le sue giovani natiche. Lei fece una specie di saltino per avanzare un po' in avanti, ma lo spazio era davvero poco per poter scansare il mio pisello eretto.

Le dissi velocemente, con fare indifferente, “Francy scusami vado un secondo in bagno” e lei sussurrò un “ok ok”.

Stetti circa 30 secondi nel bagno senza fare nulla se non a calmare il mio battito cardiaco.

Pensai “sicuramente ora si sarà spostata per non ricevere anche a ritorno la stessa carezza dura”.

Incredibilmente, uscito la ritrovai ancora li! In quei secondi in cui lavai le mani mi preparavo a ripassarle dietro, col membro sempre più duro. Senza aver tempo di pensare precisamente a qualcosa le passai dietro e notai che lei non fece il benché minimo cenno a scansarsi, sguardo sul Cellulare e stessa posizione a semi-pecorina. A quel punto, quando mi ritrovai di nuovo col cazzo tra quelle accoglienti chiappe (palesemente indossava un perizoma succinto) mi soffermai un attimo in più e mi venne da dirle “ la mia nipotina dolcissima…” facendole una carezza sui suoi bei capelli morbidi. Nel passare definitivamente lei mi diede uno sguardo con un accenno di sorriso che non ho mai dimenticato.

Mi sono soffermato molto su questo episodio, ma nella sostanza dei fatti, dovrei dettagliare la serata successiva, stessa ora e stessa situazione.

L'indomani ripartivano per Roma e quindi tutti a nanna, tranne me e lei che, questa volta con un'intenzionalità più intensa, ci ritroviamo nella stessa situazione, ma questa volta nei pressi della cucina. Zero illuminazione e distanza abbondante dalla camera dove dormivano gli altri tre.

Arrivo da lei dopo vari suoi passaggi davanti camera mia. La raggiungo già col pisello eretto che poteva vedere solo se le pupille si erano ben dilatate.

  • - we Francy anche stasera non hai molto sonno?
  • - e si zio
  • Cercavo di trovare un modo per riaccostarmi a lei, ma gli spazi in cucina erano più ampi…
  • Preso dalla foga di risolvere, visto che in quel momento stavo ragionando col cervello che avevo tra le gambe, mi venne solo da fare una cosa… dirle qualcosa per poi abbracciarla..
  • - e così la mia nipotina ora è maggiorenne! 
  • - e beh… (lei sempre a monosillabi)
  • Dopo queste inutili parole, con le ulteriori insignificanti parole “vieni qui Francy, fatti abbracciare” la avvicinai a me e le diedi un bacio sulla tempia.  Il cazzo aveva incrociato abbondantemente il suo interno coscia e… qui la magia! Ecco il momento che aspettavo da tempo… Francy sollevò una gamba verso la vicina sedia.. “è fatta" pensai.

 

-vieni un attimo con me

  • - dove zio!
  • - in veranda fuori al balcone.. ti voglio dire una cosa

 

Uscimmo dalla cucina e andammo nell'adiacente veranda che ci nascondeva da occhi indiscreti.

 

  • - abbassati Francy.. 
  •  
  • Lei stava solo aspettando il comando: mi guardò con quegli occhi ingenui e sussurrò qualche parola del tipo “no vabbè non ci credo”, mentre si aprì in un sorriso enorme.  Si accovacciò, mentre io cercavo di appoggiarmi alla meno peggio su un qualcosa che mi arrivasse ad altezza sedere. 
  • Mentre lei si inginocchiava io contemporaneamente abbassai pigiama e sleep che era incastrato al di qua del cazzo.

 

Fu così che ricevetti uno spettacolare pompino dalla mia Francy, nipote appena maggiorenne, splendida. Lo fece con tutti i canoni ed i criteri che mette in campo una donna matura… puntatina ai testicoli, leccata prolungata del frenulo eccetera. Sette o otto minuti in cui cercavo di non esternare troppi gemiti. Il tutto terminò con una sborrata in bocca che però non ingoiò, sputò la sborra in mano e su di me.

 

Subito dopo andammo a sistemarci uno per volta in bagno e poi andammo a dormire dicendoci semplicemente 

 

-notte zio (sorriso)

-ciao cucciola.

 

Da allora (due anni fa) abbiamo avuto diversi rapporti in varie occasioni. Ma questo sarà oggetto di un altro racconto