La prof.4 la confessione il ricatto
Rientrati dalla crociera, si inizia l'avventura nel nuovo istituto siamo un po' eccitati dall' evento, arrivati a casa sistemiamo le valigie, siamo un po' stanchi,"amore vuoi un caffè?",M" certo grazie" mentre vado in cucina la guardo caspita quanto è bella ha degli short rossi aderenti che le risaltano il fondoschiena bello sodo una canotta bianca che porta senza reggiseno,i capezzoli sono aghi che quasi la bucano,la mente mi si contorce al pensiero che quel corpo sia stato posseduto da un altro,A" marina è pronto vieni",sorseggiamo il caffè,M" cosa c'è perché mi guardi così ho qualcosa che non và",A" scherzi tu vai benissimo ", M" allora cosa c'è cosa ti tormenta dimmi",A"sarò scemo ma stavo pensando alla crociera e a Mario che ti ha avuto,non lo sopporto ",M" ancora con quella storia lo già dimenticata finiscila vieni qua", mi abbraccia mi bacia,quel brutto ricordo scompare immediatamente, scopiamo lì in cucina per terra, l'eccitazione è tanta dolorosa cerco di contenerla scopando dolcemente mi stringe forte veniamo insieme ,ci coccoliamo un po'.il giorno dopo andiamo a lavoro nel tragitto incontriamo un vecchio collega di Marina Adriano " mmmh Marina sempre più bona ,non ti manchiamo?" ,An" ma come ti permetti coglione ",Ad" me lo posso permettere vero Marina, ooh non sa niente,non gliel'hai detto,passa a trovarmi ", accelera e sparisce, Marina diventa rossa A" cosa vuol dire vuoi spiegarmi cosa dovrei sapere " M" niente è il solito coglione",la discussione va avanti per tutto il tempo arrivati a scuola tutto apposto,al rientro di nuovo A" allora si può sapere cosa è successo", ma niente ,arrivati a casa la crisi , è sul divano sta piangendo A" cosa c'è non fare così,non ti chiedo più niente ma non piangere", M"scusa se non ti ho detto niente ma se ne sono approfittati"A" chi Adriano e poi?", M"Umberto e il preside",A" cazzo! se ti vuoi sfogare e raccontami come è andata,se ti và", si asciuga le lacrime e inizia il racconto," era l'ultima ora sono sola i ragazzi sono andati via,ed entra proprio Adriano col telefono, filmando - Marina quanto sei bella cazzo - ,- bella, figurati -,si avvicina piazza il telefono in modo da riprendere - sai come ti ho visto mi è venuta una voglia di chiavarti -,-cosa dici come ti permetti -non ho fatto in tempo a scappare che mi blocca - zita e fai come ti dico se no ,se chiamo gli altri sono davvero cazzi tuoi - non sapevo cosa fare mi ha sbottonato la camicetta e reggiseno come vede i seni nudi va fuori di testa le afferra e mi succhia e lecca i capezzoli io piangevo, toglie il cazzo fuori è già duro e me lo sbatte in bocca senza ritengo scopandomela ,dopo un po' mi fa alzare mettendomi a 90 lo infila dentro, getto un urlo che soffoca con la mano, ero vergine un dolore tremendo alla vista del sangue si è eccitato ancora di più,ero in terra con le gambe spalancate, mi scopa. così sbattendo forte e leccando i capezzoli dopo poco esce e mi sborra in faccia e bocca,-pulisci tutto troia sei proprio uno sballo se parli vedi cosa ti succede-,io immobile piangendo non se per vergogna o dolore, il giorno dopo non vado a lavoro quando rientro vedo Adriano e Umberto che sghignazzano farfugliando mi immagino sicuramente su di me U- ciao Marina come stai -ridacchiando ,sai mi sa che ci vediamo tra qualche giorno - ero terrorizzata all'idea, infatti mi capitò un giorno con l'ultima ora,mentre percorrevo l'atrio si apre la porta della palestra, Umberto - ciao Marina ti stavo aspettando entra non preoccuparti siamo soli-era proprio quello che mi preoccupava ,- cosa vuoi io non...- non finisco la frase che mi trovo per terra sul pavimento.-sto per rialzarmi ma si fionda sopra sono immobile, bloccata, mi bacia io non voglio mi strappa la camicetta lasciando il seno scoperto lo stringe lo succhia a un tratto si ferma -ti voglio ma non così,mi fa alzare mi sfila la gonna e il perizoma come vede la patatina depilata si eccita da morire, si spoglia il suo birillo è più grande di quello di Adriano,ho paura,mentre mi porta verso le docce mi schiaffeggia il culo e le tette, l'acqua è calda il vapore appanna i vetri, l'aria, non capisco più niente, sento il grosso cazzo in bocca mi ordina di succhiarlo e leccarlo obbedisco,il suo sapore è acro,mi solleva sono attaccata alla parete sento la lingua scendere piano, la bocca i seni ,morde i capezzoli,fa male,giù fino alle cosce prima, la figa poi, la lingua s'intrufola dentro ,sono confusa mi sento bagnata,-puttana ti piace, adesso ti faccio godere per bene -,mi afferra le gambe le porta su ed entra, essendo bagnata non fa fatica non so come mai nonostante la violenza,sto venendo,lui è compiaciuto mi gira ora ho paura,sento la cappella spingere nel bucchino cerco di urlare ma mi tappa la bocca lo spinge piano è stretto anche lì sono vergine un po' alla volta riesce ad entrare fino alle palle mi sento aperta mi incula per 5 minuti scaricando la sborra dentro,se ne và senza dire niente, resto sotto lo scroscio d'acqua non so per quanto tempo,dopo qualche settimana quando pensavo fosse tutto finito mi convoca il preside,- si accomodi anzi accomodati Marina possiamo darci del tu, no - io non rispondo ho capito,-allora sappiamo tutti cos'hai combinato ti sei comportata da birichina io sono imbarazzato come la risolviamo?,non rispondi certo la risposta la conosci, avvicinati- sono difronte a lui, - mmmh sei proprio una bella figa -la mano accarezza la coscia dai jeans - avvicinati-sta ansimando passa le mani dai seni fino al bottone dei jeans lo sgancia abbassa la cerniera afferra i lembi laterali inizia ad abbassarli,- casa aspetti togliti la camicia fammi vedere -, mi sbottono la camicetta, mentre lui è difronte alla patatina ne sente il profumo ora sono nuda le gambe in mezzo alle sue ,accarezza la figa ,mi fa sedere sulla cattedra la lingua mi fruga dentro sto impazzendo, nonostante sia più vecchio è delicato e ci sa fare ,si alza mi fa inginocchiare -ti da brava tiralo fuori - eseguo il cuore mi batte forte, è mezzo duro lo prendo in bocca e inizio un pompino che lo manda in estasi le lecco le palle gonfie e dure ,mi ferma mi ordina di cavalcarlo,monto sopra, il cazzo s'infila dentro, tenendomi il culo detta il ritmo la bocca è sui capezzoli che slinguetta con esperienza, sento un dito che ispeziona il bucchino,o capito dove vuole andare a parare infatti dopo dieci minuti buoni mi fa mettere a 90 prima lecca la figa mandando gli umori nel ano per poi puntare il cazzo che si fa largo spingendo piano,mi fa male , - si sei proprio una bella puttana, la mia puttana,mi stai facendo godere siiii-, mi viene dentro sento una pisciata di sborra che mi inonda, esce se lo fa pulire, passo la lingua sull'asta ripulendo per bene,mi sento sporca depressa - bene tu ora quando te lo ordino vieni e fai il tuo dovere da brava puttana ora sparisci - è andata avanti per un mese fino a quando sei arrivato tu, " piange di nuovo, l'abbraccio forte A" che bastardi la pagheranno profumatamente, "continua