Mi sono fatta inculare fin da bambina (prima parte)
Sono Giuliana la storia comincia nella primavera del settanta avevo sui 12 anni, pasvo gran parte della giornata sola con la nonna, i genitori lavoravano, ero una ragazza dalle forme generose alta con un bel culo, dicevano.
Vivevo in campagna e avevamo dei vicini che avevano un figlio Roberto poco più grande di me anche lui passava gran parte della giornata da solo per lo stesso mio motivo.
Era un ragazzo malizioso, mi faceva vedere e leggere del riviste, per quel tempo, provava a palparmi, mi guardava dalla finestra, avevamo un terrazzo in comune, quando ero in camera devo dire che anche io lo provocavo, ero maliziosetta, mi dava della roba se mi facevo toccare e mi faceva vedere il suo arnese.
Per quanto non potessi fare paragoni piutosto dotato specie in lunghezza, poi essendo stato da piccolo operato di fimosi era bello scappellato e molto durevole, delle volte mi abbracciava facendo il verso, da vestiti tutti e due di prendermi da dietro.
Un giorno Roberto ha trovato un pacchetto con diversi soldi per il periodo, e io ho cominciato a dirgli se mi dava qualcosa facendogli delle proposte tipo: Se mi dai un po di soldi di do questo. Ma lui niente. Poi salendo sempre più, perchè volevo dei sokdi: Se mi dai i soldi ti faccio accarezzare le coscie. Malui niente. Se mi dai isoldi ti meno un poco. No faccio da solo. Era un poco avaro. Poi un giorno gli ho detto:
- - Se mi dai dei soldi ti do il culo.
- - Come mi dai il culo!
- - Ci andiamo a nascondere ti ungi il cazzo poi mi dai 500 lire io mi tiro giu le mutande mi sdraio a boccone e tu m'inuli fino a sbrodare. però poi non devi dire a nessuno che mi sono fatta inculare.
- - Va bene ti do 300 lire per due volte. (circa 10 Euro)
- Accettai.
- Nel primo pomeriggio quando anche mia nonna era uscita e mi ero chiusa in casa, Roberto è entrato in camera mia dalla finestra abbiamo steso una coperta in terra, non volevo nel letto, ha calato i pantaloni e slip e ha fatto indurire l'uccello ha voluto che fossi io ad ungerlo con l'olio, devo dire che mentre l'ungevo ero leggermente pensierosa su cosa mi avrebbe infilato dentro ma pensavo ai soldi che avrei preso.
- Poi ho preso e mi sono messa le mani sotto la sottana e ho tirate giu le mutande, lui mi ha dato i soldi.
- - Però non dirlo a nessuno che mi hai inculato, giura.
- Giurò e fu di parola.
- Presi sollevai la gonna e mi stesi bocconi con il culo nudo scoperto, Roberto si mise dietro e dopo avermi allargate le chiappe con il pollice e l'indice cominciò ad abboccare la cappella al mio buco, quando l'ebbe abbocata diede una spinta.
- - Hai mi fai male.
- Gridai, malui diede unìaltra spinta
- - Basta, basta non li voglio più i soldi smetti.
- - Dai Giuliana la cappella è entrata.
- Prese e scivolò lentamente dentro di me, poi prese a limarmi sempre lentamente facendolo scorrere per tutta la sua lunghezza, mi sentivo tutta culo con un tubo viscido che mi scorreva dentro.
Durò un po tanto che gli cominciai ha dire
- - Basta dai tiralo fuori, non voglio più.
- Un momento si è fermato piantandosi in fondo dando piccoli colpi iin seguenza e mi sono sentita gonfiare di calore dentro il culo. Era venuto.
- E' uscito dal mio culo e ho sentito il bisogno di andare in bagno e mentre andavo quasi ha diarrea quasi piangendo gli ho detto.
- - Oddio cosa mi hai fatto, ora se lo viene a sapere mia mamma che sono fatta inculare.
- - Non lo saprà nessuno dai lavati che si era detto due volte.
- - No.
- - Allora restituiscimi i soldi.
- - Lo rifacciamo domani.
- Ero impaurita dal fatto che qualcuno in casa potesse scoprirlo, m'inventai che miero sentita pungere e avevo del dolore dietro, mia nonna mi fece sollevare la gonna e girare con lei seduta mi tirò giu ke mutande e mi gurdò il culo dicendo che non c'era niente guando mi allargò il culo e disse:
- - Hai il buco un poco arrossato.
- Mi si ghicciò il sangue, ma poi aggiunse.
- - Mangia meno cioccolata e banane e lavati spesso.
- Era andata. Questa è la prima volta che racconto se sarà piaciuta proseguirò con il seguito.