Mi sono fatta inculare fin da bambina (presequel)

Questo che vi racconto è successo alcuni mesi prima della precedente storia ma dice su cosa mi piaceva al tempo ed ero già troietta.

Stavo poco bene, niente di particolare, e sia mia mamma che mia nonna quando mi misuravano la febbre mi facevano girare e tirato giù pigiama e mutandine mi infilavano il termometro nel culo, questo fino anche quando non ero grandicella, girando la testa dallo specchio del mobile e dell'armadio vedevo benissimo il mio culo con il termometro infilato e non mi dispiaceva anzi, quello che mi facevano e quello che vedevo.

Un giorno mia nonna è entrata in camera con una peretta dicendomi che mi avrebbe fatto un clistere, dallo specchio mi sono goduta lo spettacolo, bello vedere il mio culo aperto con la peretta che spruzzava dentro il liquido tiepido, ma questo praticamente non mi ha fatto nulla.

La sera mia madre saputo il tutto ha detto:

  • - Domani ci penso io a farglielo per bene con la camumilla.
  • Il giorno dopo è entrata in camera con un secchiello con una grossa cannula attaccata a un tubo mi ha tolto sia il pigiama che le mutandine e fatta girare sopra un'incerato, io vedevo tutto, ha preso e iniziato a infilarmi in culo la grossa cannula lubrificata dicendomi:
  • - Giuliana stai ferma che deve entrare bene nel sedere.
  • Effettivamente era bella grossa e lunga.
  • Una volta entrata ha aperto il rubinetto e ho cominciato ha sentire il liquido entrare, e intanto mi godevo lo spettacol dallo specchio del mio culo impalato largo con la mia patata ancora depilata.
  • - Giuliana stai ferma e non spingere - continuò a dirmi mia madre.
  • - Giuliana non spingere altrimenti dobbiamo rifarlo.
  • Sentite queste parole spinsi.
  •  Dallo specchio vedevo la camumilla zampillare fuori dal culo.
  • - Guarda cosa hai combinato - disse mia madre - perchè hai spinto.
  • - Io non ho spinto - dissi mentendo - non ho spinto.
  • - Come non hai spinto, ti si è aperto il sedere e allargato il buco, l'ho visto, peggio per te, dovrai rifarlo.
  • Dopo essermi risistemata mi rimisi a letto per niente pentita e preoccupata per quello che avevo fatto e dovuto rifare, anzi.
  • Il giorno dopo mia madre è entrata in camera assieme ad una sua cugina dicendole
  • - Non si riesce a farle il clistere, spinge.
  • - Adesso ci pensiamo noi.
  • Dopo aver preparato ed avermi preparata ho visto mia madre mentre mi infilava la canna in culo dopo di che con le mani mi ha stretto le chiappe attorno ad essa e sua cugina ha aperto.
  • - Giuliana stai ferma - diceva mia madre - non spingere.
  • E sua cugina:
  • - Giuliana non spingere non ti entra nel sedere, non spigere deve entrarti tutto dentro altrimenti non fa, non spingere.
  • Vedendo che non ascoltavo quello che dicevano la cugina di mia mamma a preso a muovere la canna su e giù e io mi sono un poco rilassata.
  • - Vedi - disse - si rilassa e il liquido entra.
  • Come smise.
  • - Giuliana non spingere che smette di entrarti nel sedere.
  • Prese a muoverla nuovamente su e giù come un'inculata e io mi rilassavo perchè mi piaceva sia vedere che sentire la canna scorrere su per il mio culo con mia madre che mi stringeva le chiappe, lo presi tutto però lo tenni poco e ha metà settimana mi venne fatto nuovamente per  niente dispiaciuta.
  • Ero già abbastanza troietta.