Diventare una sguattera (prima parte)
Tempo fa condividevo un appartamente con un mio amico di scuola . Condominio abbastanza tranquillo, abitato per lo più da persone anziane. Tutto nella norma fino a quando vennero a stabilirsi due persone di origine marocchina nel notro condomino. I dissapori cominciarono presto, gli si rimporverava di saltare continuamente i loro turni pulizie scala e ingresso. Alle riunioni condominiali non venivano mai e i toni accesi e stressanti dei presenti alla riunione era sempre più marcata. La scusa che davano è che loro coi turni che facevano non avevano tempo di pulire anche le scale e il sabato e la domenica per loro era solo di riposo. Stufo delle solite liti a proposito mi offrii per coprire il loro turno pulizia al sabato mattina, con almeno il compromesso di dare una veloce passata. inutile dire che venni disprezzato per essermi reso volontario a coprirgli il turno pulizie ma erano mesi che si andava avanti così e in fondo si trattava di dare una veloce passata, stimai un dieci minuti di lavoro. Così , ogni sabato mattina mi prestavo a svolgere le pulizie al posto di rashid e jamil , (nomi fittizi) così si chiamavano. Non passo molto tempo che vennero a sapere del mio gesto volontario così un giorno incrociando jamil mi fermò e mi chiese il perchè li stavo sostituendo, spigatogli la vicenda lui comprese ma mi disse che non era giusto e che quindi si sentivano in debito. Gli spiegai che non era necessario e che in fondo io avevo tempo a differenza loro che dovevano fare i turni . Col tempo che passava cominciavamo sempre più a scambiare quattro chiacchiere e cominciai a provare una certa simpatia per loro , i loro atteggiamenti erano sempre sicuri , non mostravano incertezze il che mi spingeva a porvarne ammirazione . Un giorno mi jamil mi chiese se volevo andare a casa loro per bere qualcosa e io accettai. Entrati nell appartamento vidi una stanza disadorna e i pochi mobili presenti avevano almeno un dito di polvere , i pavimenti si presentavano macchiati , chiazze qua e là, e il lavandino pieno di piatti da lavare. Lui notò la mia espressione perplessa ed esordì dicendo divertito: "non avere una donna in casa porta a questo" gli risposi che nemmeno io avevo una donna in casa ma che comunque la tenevo in ordine e pulita. Mi fece sedere su una poltrona e mi servì da bere della birra fresca , parlammo e nel frattempo arrivò anche Rashid , si sedette e disse" hai visto che casa?" risposi di sì e mi spiegarono che loro non avevano tempo per fare pulizie spesso e che quindi necessitavano un aiuto, ben presto mi proposero di fare io le pulizie in casa loro, in cambio mi avrebbero pagato 10 euro l'ora. Ci pensai un pò e poi mi dissi che in fondo avrei potuto anche farlo, visto il periodo economicamente scarso che stavo passando. infine accettai e ci accordammo per una volta la settimana, il mercoledì. Così iniziò il mio lavoro settimanale anche se devo dire non mi piaceva , era stancante, ben presto cercai il modo di farmelo piacere ,andavo da loro con mutandine da donna sotto i jens , poi con le calze autoreggenti e infine chiuso in cb, il tutto sempre di nascosto senza farmi scoprire. Temevo che se avessero capito che in realtà ero una travestita si sarebbero arrabbiati e magari mi avrebbero anche picchiato. Mi piaceva tuttosommato pulirgli casa, mi sentivo sempre più al loro servizio più che una persona pagata per un lavoro. Capitava che , a seconda dei turni, loro tornavano a casa mentre io stavo ancora pulendo, e una sera mi chiesero di fermarmi a cenare con loro, imparai così le loro usanze a tavola e parlando mi raccontarono delle loro famiglie che vivevano in Tunisia e delle loro mogli, spiegndomi che mandavano parte della loro retribuzione alle loro famiglie , ma intanto che erano qui si erano presi la libertà di qualche avventura di sesso con delle ragazze italiane. fu un punto sul quale volli insistere e infine gli dissi che una mia amica si era sposata con un marocchino e mi raccontava come era diventato possessivo e geloso, non poteva più uscire da sola con le amiche, non poteva nemmeno telefonare , doveva solo stare in casa e uscire solo col marito. Spiegai che anche altre ragazze italiane avevan lamentato le stesse dinamiche e loro quindi dovettero spiegarmi il perchè necessitavano tali restrizioni , il loro resoconto si poteva riassumere solo con una profonda gelosia e timore di tradimento. Gli spiegai che alcuni di noi italiani accettano che la moglie si veda anche con altri uomini e che alcuni ne provavano addirittura una forte eccitazione, gli spiegai il fenomeno cuckold e loro risposero che disprezavano tali atteggiamenti e che avrebbero trattato la mogli di un uomo così come la più lurida delle cagne e messa gravida senza pietà. Spiegai che anche questo avrebbe fatto eccitare e segare il marito cuck. Questo perchè siete dei deboli! rispose rashid. Dovetti ammettere che su questo lato loro erano molto più alla vecchia maniera rispetto a noi e che sottomettere una donna per la nostra socetà è spesso impensabile a parte certe circostanze.
Dissi "siete molto severi con le vostre donne" e loro confermarono con orgoglio che era così che doveva essere. finita la cena mi chiesero di fargli il caffè , acconsentii e glielo servii senza protestare. Ben presto mi fu chiaro che ad ogni precendente poi sarebbe stata abitudine per loro, era il classico atteggiamento di chi se gli viene data la mano si prende il braccio e io dentro di me cominciai a desiderare che si prendessero di me ben oltre, che il solo braccio..ormai andavo a casa loro sempre con intimo sotto e cb il che non faceva altro che rendermi visibilmente sempre più docile ai loro occhi , ben presto entrò nei miei doveri anche i piatti e il bucato e quando facevo il bagno ero solito pulire anche il wc e il bidet , lo facevo ginocchia a terra per farli bene e lasciavo la porta aperta con la speranza di essere visto in quella posizione umile , un giorno li sentii entrare in casa e mi misi subito a pulire il bagno partendo dal bidet, e mentre trofinavo rashid entrò dalla porta e disse solo "scusa" si mise di fronte al wc e se lo tirò fuori per pisciare, io ro visibilmente imbarazzato ma rimasi lì, in ginocchio passando la spugna sul lato basso del bidet, quando finì restò fermo dandomi un occhiatina, e io sentendomi osservato , alzai lo sguardo, aveva ancora il cazzo fra le dita e guardandomi disse "vuoi pulire anche lui?" un tonfo al cuore pervase le mie emozioni e balbettando risposi "c..cosa???" si avvicinò col coso di fuori già bello barzotto , disse "è facile" si fermò davanti a me e mi chinò indietro la nuca per farmi guardare verso l'alto e con l'altra tenendo il membro me lo fece letteralmente scivolare all interno della bocca . Il sapore acre era fortissimo e in più sentivo che stava finendo le ultime gocce di urina sulla mia lingua mi tolse la mano dalla nuca restando fermo e io con il cazzo ormai nella mia bocca non potei fare altro che cominciare a sucare pulendoglielo fino a farglielo lucido....to be continued