Sborrata in faccia in diretta cam

«ma come cazzo stai porcoddio»

«quando ho sentito questo deficiente, che va a letto col cappello e scopa con i mutandoni addosso, dire alla sua ragazza che era proprio vacca quella puttana, la mia attenzione si è spostata su di lei della quale manco mi ero accorto fino a quel momento. Ho visto allora questa povera menomata fomentarsi e gasarsi, grazie al complimento che lui poco prima le aveva detto, probabilmente ispirato dal ricordo della sua (povera) mamma, e dare giù di bocca e di gola sul pene del deficiente. Quel tentativo di fellatio, che farebbe godere probabilmente solo un malato di mente o un talebano rinchiuso da vent'anni ai lavori forzati senza vedere una donna, ma che non farebbe mai godere un ragazzo normale, mi ha fatto ricordare che tra le peggiori specie di essere umani sulla faccia della terra ci sono i papponi, i magnaccia, quelli che campano sulle spalle di una donna mandandola a fare bocchini per soldi, i ricottari come li chiamano sapientemente a Napoli, quelli per i quali un solo plotone di esecuzione non basta. E mi è venuto in mente che una donna che non caccia di casa il suo uomo a calci in culo per mandarlo a lavorare e sudare per dieci ore prima di ripresentarsi con un po' di soldi guadagnati facendosi il culo lui per lei e non lei per lui, merita di essere sfruttata come uno straccio e spremuta fino all'ultima goccia come un limone. Confesso che per questi due ho sentito il conato di vomito venire su fino alla gola. Questi due rifiuti umani sono stati prodotti da due papà e da due mamme: avrei voglia di pagare una bella cena a questi quattro, così avranno l'occasione di confrontarsi e di parlare dei due capolavori che hanno fatto, vantarsi dei pregi indiscutibili dei loro figli, della faccia da idiota della ragazza, del prezzo al kilo di lui come mangime per maiali e concime per la terra.»